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Torah

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icon1  CAT_IMG Posted on 18/8/2019, 08:34     +1   -1
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Memento homo, quia pulvis es et in pulverem reverteris
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Come già spiegato nella sezione 'eventi', sono più volte stato per esporre quanto in mio possesso in diversi musei.
Per l'occasione, avevo già redatto molti testi esplicativi per accompagnare ogni singolo tomo o gruppo coerente degli stessi e spiegarne meglio così il contenuto.
Uno di questi testi riguarda le Torah, e vorrei sottoporvelo per poter condividere con voi una piccola parte di quanto non mi è stato possibile fino ad ora.
Buona lettura

Torah_02

Sefer Torah
Definizione
“Sèfer Torah” o “Libro della Legge”: si denomina così il rotolo di pergamena contenente i primi cinque libri della Bibbia (Pentateuco ). Deve essere scritto a mano da uno scriba ebreo, maschio ed adulto, su pergamena tratta da un animale kasher, usando un inchiostro speciale applicato con una penna d’oca seguendo le regole ortografiche dei masoreti.
II Sèfer Torah è principalmente utilizzato per il rituale della lettura della Torah durante le funzioni religiose; quando questo non avviene, viene riposto nella zona più santa della sinagoga, l’”Aron Kodesh”, che di solito è un armadio ornato o in una sezione della sinagoga costruita lungo il muro in direzione di Gerusalemme.
Durante la lettura del Sèfer Torah le mani non devono mai giungere a contatto con la pergamena: per tenere il segno si usa lo “yad” (mano), un puntatore la cui parte terminale è a forma di manina chiusa a pugno con l’indice proteso.
Produzione
Scritta completamente in ebreo da parte di uno “Sofer” (scriba) appositamente istruito, la stesura di una Sèfer Torah è vincolata da un numero enorme di regole rigidissime, la cui non osservanza invalida inevitabilmente il lavoro; il tempo necessario, la stesura di una singola copia di una Torah richiede mediamente 18 mesi, e questo spiega l’altissimo costo di una di queste monumentali opere.
Le regole necessarie sono le più disparate, e comprendono ad esempio (ma non solo):
• Un originale autenticato deve servire da riferimento e lo scriba non deve assolutamente deviare dal testo.
• Nessuna parola né lettera, nemmeno uno iod (י) deve essere scritto da memoria, senza che lo scriba abbia guardato il codice davanti a lui.
• Fra ogni consonante si deve lasciare lo spazio di un capello o un filo.
• Fra un paragrafo (o sezione) e il successivo si lasci lo spazio di nove consonanti.
• Fra un libro e il successivo si lascino tre righe.
• Lo scriba deve essere vestito dell'intero abito giudaico.
• Deve essere lavato.
• Non può scrivere il nome di Dio con una penna appena intinta nell'inchiostro.
• Anche se un re gli rivolgesse la parola mentre scrive quel Nome, non deve prestargli attenzione.
• Vanno usate penne di oca o di altro animale o bastoncini di legno, che vanno poi intinti nell’apposito inchiostro
Seguono poi le istruzioni per il tipo di pergamena, come conciarla e quale lato di questa utilizzare, le corde per legarla, la ricetta per l'inchiostro. I rotoli che non vengono copiati secondo queste regole sono destinati ad esser sepolti o bruciati, oppure vengono banditi dal servizio sacro e utilizzati come libri di lettura; il Sèfer non ha segni di punteggiatura e, una volta scritto, non ci si può né togliere né aggiungere alcun segno; se nel tempo si è cancellata anche in piccola parte una lettera è necessaria la revisione immediata.

Nel 1947 sono stati trovati a Qumran, nei pressi del Mar Morto, molti frammenti di Rotoli risalenti anche a 100 anni prima di Cristo, e sono a tutt’ora la testimonianza più antica in nostro possesso; prima di tale evento, i Rotoli più antichi esistenti appartenevano al Medioevo.

La preparazione dei Rotolo della Torah
La Torah è scritta con una penna ottenuta dalle piume d'oca o di tacchino, con un inchiostro la cui soluzione acquosa contiene inoltre noci di galla, solfato di rame e gomma arabica.
La pergamena deve essere ottenuta lavorando la pelle di un animale permesso in cucina; anche se l'animale è neveilah o terefah, cioè la cui morte sia sopraggiunta per cause naturali, la cui macellazione non sia stata correttamente eseguita o abbia avuto una qualche disfunzione organica, la sua pelle può, comunque, essere impiegata per il Sefer Torah.
La pelle dell'animale viene quindi immersa nell'acqua per un giorno o due e la carne che vi aderisce viene poi raschiata via; viene in seguito macerata per una settimana in una soluzione a base di calce per eliminare i peli superflui che aderiscono alla pelle e viene poi seccata, lavata e levigata, allungata tramite una particolare pressa e trattata al fine di renderla particolarmente bianca e piatta, prima che i suoi bordi vengano poi tagliati e squadrati. La superficie sulla quale si scrive deve essere la stessa sulla quale avveniva originariamente la crescita dei peli dell'animale, non quella che aderiva alla carne.
L'intero procedimento di trattamento della pelle, nonché l'effettiva scrittura del rotolo, deve essere svolto lesheim mitzvah, con le sacre intenzioni di farne uso per un rotolo di Torah. Le singole pelli, chiamate yeriot (letteralmente, "tende"), vengono cucite insieme utilizzando fili di minugia provenienti dalle budella di ovini, chiamati ghidin. Affinché il testo abbia un bell'aspetto, esistono norme particolari relative alla disposizione:
Il testo è distribuito in colonne di 42 righe. Questo numero rappresenta il valore numerico della parola ebraica bam nella frase vedibarta bam ("E parlerai di loro") nel primo paragrafo dello Shema. Abitualmente si comincia ogni colonna con la lettera vav in riferimento, mediante un gioco di parole, al vavei ha-amudim ("le vav delle colonne"), che si trova in Esodo 38:10. (il significato letterale di questa frase è "i capitelli delle colonne.")
Ci doveva essere almeno un’eccezione alla regola poiché la primissima colonna della Torah non poteva cominciare con una vav, dato che la prima parola della Torah è Bereshit. Tal eccezione è stata estesa a cinque colonne, le cui iniziali sono bet, yod, hey, shin, mem, fino a formare la frase BeYáHSHerno - "Il Suo nome è Yah."
Ci sono norme relative anche alla larghezza dei margini che devono essere lasciati intorno al testo. Il margine inferiore deve esser più grande di quello che si trova nel bordo superiore del rotolo, poiché la mano entra in contatto con il bordo inferiore, ed il tallit o la manica di colui che legge la Torah potrebbe posarsi su di essa provocandone la cancellazione.
Il metodo preciso di scrittura di ogni lettera è stabilito e niente è lasciato allo stile individuale; per assicurare che le righe siano dritte e che la fine di ognuna di esse sia perfettamente allineata al lato opposto, la legge stabilisce una procedura definita sírtut (dentellatura), in conformità con la quale lo scriba disegna un bordo preciso intorno ad ogni riga e sotto ogni riga di ogni singola colonna, che fornisce una traccia che lo guidi.
Al fine di abbellire ulteriormente il manoscritto, sette lettere dell'alfabeto vengono ornate da corone decorative o da ghirigori, definiti tagghin, ogni qual volta queste si presentano. Le lettere sono shín, ayin, tet, nun, zayin, ghimmel, tzadi, alle quale ci si riferisce abitualmente mediante l'accorgimento mnemonico di unire le loro iniziali: shaatnezgatz.
 
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CAT_IMG Posted on 24/8/2019, 21:48     +1   -1
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Cavolo! Complimenti! Davvero interessante! Grazie per aver condiviso con noi questi preziosi dettagli! Io, come detto nell'altro post, mi sono limitato solo a qualche semplice traslitterazione. In particolare ho dovuto tradurre il titolo di un Sefer Magen David. Ma ho fatto una fatica!! :wacko: :wacko: :D :D
 
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CAT_IMG Posted on 25/8/2019, 15:33     +1   -1
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Non mi pare comunque una cosa da poco: se prendi qualsiasi persona a caso, credo che neppure sappiano che l'ebraico si legge da destra a sinistra, ma soprattutto non credo neppure immaginino che cosa sia un 'Magen David' (pur avendolo avuto molte volte sotto gli occhi) e ancor meno un 'Sefer Magen David' (in questo caso ho dovuto anch'io googlare, per poi rendermi conto che la risposta era ovvia) :D
 
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CAT_IMG Posted on 25/8/2019, 20:45     +1   -1
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Grazie! Ma come detto ho solo tradotto il titolo e i dati salienti per poter fare la giusta ricerca sul repertorio. Nulla più di questo. :rolleyes: :unsure: :unsure:
 
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3 replies since 18/8/2019, 08:34   97 views
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